
Dalla piana di Marcesina all’Aquila Vaia: trekking nella Finlandia d’Italia
In Veneto c’è una zona dove sono state registrate le temperature più basse d’Italia. Un luogo estremo in cui le foreste di abeti, i tranquilli pascoli alpini e le antiche malghe si incontrano su un altopiano con caratteristiche ambientali uniche. Siamo nella Piana di Marcesina, sull’Altopiano dei Sette Comuni, dove, per la conformazione a conca senza montagne attorno a fare da barriera, d’inverno le temperature raggiungono quelle dell’estremo Nord. Per questo alla piana è stato dato l’appellativo di “Finlandia d’Italia”. Un ambiente incontaminato e chiuso al traffico, dove praticare sport a contatto con la natura su percorsi di interesse naturalistico, storico e gastronomico.
Dopo averne sentito tanto parlare, abbiamo deciso di fare un’escursione nella zona veneta chiamata “la Finlandia d’Italia” con i nostri due golden retriever. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi da questo luogo incontaminato in cui, camminando, abbiamo potuto goderci il silenzio e la quiete di questa piana. Nonostante sia nota per le sue temperature rigide, in una giornata di metà Febbraio, c’erano soltanto qualche grado sotto allo zero. Anche se nella piana ci sono 60km di sentieri battuti d’inverno, noi vi riportiamo qui solo le indicazioni del giro ad anello che abbiamo percorso.
Info utili sulla piana della Marcesina
Dove si trova la Piana
La Piana di Marcesina si trova a 1400m s.l.m., a Nord-Est dell’altopiano dei Sette Comuni (o Altopiano di Asiago), e si sviluppa principalmente nella provincia di Vicenza e in quella di Trento. Noi, per esempio, abbiamo fatto un giro ad anello partendo dal Veneto e arrivando in Trentino, nel comune di Grigno, fino all’Aquila di Vaia. La piana fa parte del comune di Enego, un paese montano con origini antichissime, ancora circondato da alberi secolari e boschi di abete, dove in passato hanno abitato i Cimbri. Per questo il luogo ha grande importanza storica. Qui, infatti, sono stati ritrovati resti abitativi romani e addirittura reperti risalenti all’era neolitica. Inoltre questo territorio, grazie alla posizione strategica, è stato anche protagonista di contese e conquiste sia in epoca medievale che nella Grande Guerra del 1915-18, della quale si possono ancora vedere le trincee.
Perché viene chiamata “la Finlandia d’Italia”
Risulta comunemente difficile associare il Veneto alla Finlandia. Perché se si parla di Veneto, si è soliti pensare alle città d’arte, oppure alle maestose Dolomiti o alle spiagge dorate sull’Adriatico. Tuttavia, la Piana della Marcesina, caratterizzata da grandi boschi e da numerose pozze e acquitrini che (in inverno) formano uno strato di ghiaccio costante, sembra proprio un paesaggio finlandese. Le pozze si formano grazie alla naturale forma a conca della piana, che trattiene l’acqua piovana. Aggiungendo queste caratteristiche al fatto che non ci sono barriere al vento naturali, poiché le montagne sono ancora lontane, qui ci sono anche temperature che scendono mediamente al di sotto dei -20°, con minime storiche fino a -34°. Rendendolo il posto più freddo del Veneto e uno dei più freddi della nostra nazione. Da qui l’appellativo di “Finlandia d’Italia”
Indicazioni per arrivare nella Piana della Marcesina e parcheggio
La Piana di Marcesina si trova sul confine tra Veneto e Trentino e si può raggiungere in auto sia da Nord che da Sud anche se poi il parcheggio e il punto d partenza per visitarla è il medesimo.
Per chi arriva da Sud
Se si arriva da Sud si può scegliere se prendere la strada che passa da Asiago (più lunga di circa 30 minuti), oppure da Bassano del Grappa attraverso i comuni di Valbrenta e Valstagna. Se scegliete quest’ultima opzione dovete tener conto del fatto che la strada provinciale SP73 è angusta e con 13 stretti tornanti a due sensi di marcia. Basti pensare che fa parte di circuiti famosi per gare di auto da rally e del Giro d’Italia. Noi abbiamo provato il brivido di percorrerla e arrivati quasi all’ultimo tornante abbiamo tirato un sospiro di sollievo e fatto una pausa nell’osteria che è qui da più di 100 anni: l’Osteria al Piangrande. Dove noi ci siamo fermati per goderci un pranzo casalingo. Da qui si prosegue lungo via Monte Lisser fino a località Valmaron.
Contatti dell’Osteria Piangrande
- posizione Google
- telefono: 0424 195 4225
- SP73 Valstagna
- Osteria Piangrande
- Tornante ingresso osteria
Per chi arriva da Nord
Arrivando da Nord basta prendere la strada statale che attraversa la Valsugana (SS 47) da Trento in direzione Bassano e poi svoltare a destra sulla strada provinciale 76 (SP 76) che porta al paese di Enego.
In entrambi i casi, giunti al Centro fondo Enego-Marcesina, dove la strada finisce ed incontra la neve, si può parcheggiare l’auto. L’ingresso è a pagamento per accedere alla piana, incluso parcheggio e il costo dipende dall’attività sportiva che si vuole fare: sci di fondo o camminata. Noi abbiamo pagato 6€ a testa per fare una bella passeggiata di circa tre ore, parcheggio incluso.
Cose fare nella Piana di Marcesina
Che voi siate amanti degli sport invernali, o semplicemente viaggiatori alla ricerca di un bel luogo in cui passare del tempo all’aria aperta lontani dal traffico, o alla scoperta della cucina tipica veneta, troverete in questo territorio diverse attività per voi. Le attività che si possono fare sulla Piana della Marcesina d’inverno sono principalmente trekking e sci da fondo. Basandoci sulla nostra esperienza, abbiamo potuto vedere e testare l’organizzazione dei percorsi pedonali gestiti dal centro sportivo Enego-Marcesina.
Su tutta l’area si sviluppano più di 160 km di piste da sci da fondo, e più di 40 km di sentieri regolarmente battuti dai gatti delle nevi, accessibili sia a camminatori che a ciaspolatori. I cani possono accedere a tutti i sentieri al guinzaglio.
D’estate la piana, oltre agli amanti dei trekking in montagna, diventa il paradiso anche per i ciclisti.
Piste da fondo: orari, prezzi e info utili
- A sx Centro Fondo Enego-Marcesina
- pista da fondo sulla Piana
Il centro sportivo Enego-Marcesina è rinomato per gli amanti dello sci da fondo. Per accedere alle piste, sulle quali è severamente vietato passare piedi, ci sono alcune regole da sapere.
- Le piste sono aperte dalle 08:00 alle 16:00 (ultimo accesso alle ore 15:00) e non è consentito accedere alle piste al di fuori di questi orari.
- L’ingresso giornaliero alle piste costa 13 Euro. Prezzi degli abbonamenti stagionali sono consultabili a questo link.
- Si possono inoltre noleggiare le varie attrezzature direttamente alla partenza delle piste nel centro sportivo Enego-Marcesina dove ci sono persone esperte in grado di consigliarvi l’attrezzatura più adatta alle vostre esigenze.
Il parcheggio presso il centro sportivo Enego-Marcesina è aperto tutti i giorni dalle 08:00 alle 17:00, ed è incluso nel ticket di ingresso alle piste da sci e ai sentieri. E’ anche aperto ai camper con un supplemento di 10 Euro al giorno.
L’altopiano della Marcesina: un paradiso per i camminatori (e cani)
Una volta lasciata l’auto e messo i piedi sulla neve, vi basteranno pochi attimi per rendervi conto di quanto sia estesa la Piana di Marcesina e di quanti trekking si possano fare in questa gemma Veneta. Non solo l’ingresso alle piste da sci è a pagamento, ma anche quello per chi vuole camminare. Subito ci siamo chiesti che senso avesse pagare per entrare in un luogo naturale per fare una passeggiata. Poi abbiamo chiesto e ci è stato detto che per mantenere battuti e salvaguardati i sentieri, c’è un costo. E solo dopo aver fatto una bella passeggiata qui ci siamo resi conto che i nostri soldi sono stati ben spesi.
Orari, prezzi e info utili per i sentieri
Come per le piste da sci da fondo, anche per i sentieri dove camminare o ciaspolare ci sono regole per precise.
- L’accesso ai sentieri è solo in determinati orari dalle 08:00 alle 16:00.
- Il biglietto per i sentieri è di 6 Euro a persona a partire dai 10 anni compiuti. Importante sapere, per chi non pratica sci di fondo, che le piste da sci non si possono percorrere né a piedi né con altri mezzi.
- L’accesso ai cani è consentito se tenuti al guinzaglio.
- Lungo i sentieri si può inoltre accedere con passeggini da trekking, ciaspole, fat-bike e sleddog.
Oltre al personale che vi saprà dare importanti indicazioni, la segnaletica è chiara e ben disposta. Ma è molto importante partire preparati, con abbigliamento adeguato alle condizioni di meteo e neve, vento e freddo e con un itinerario prestabilito, perché le distanze possono diventare importanti e nessuno vorrebbe trovarsi in mezzo alla piana con temperature glaciali. E’ sempre molto importante consultare un bollettino meteo prima di partire.
Tra i luoghi più iconici che possiamo visitare in questo territorio possiamo elencare: l’Aquila Vaia, la Chiesetta di San Lorenzo, i resti della Grande Guerra (trincee e postazioni militari) e Malghe storiche.
Tutti questi luoghi sono ben segnalati lungo i sentieri e, in base a quanta distanza vorrete percorrere, potrete scegliere quello più adatto a voi.
Trekking dalla Piana di Marcesina all’Aquila Vaia d’inverno
Noi, tra i tanti sentieri, abbiamo deciso di percorrere un giro ad anello dal Centro Sportivo di Fondo
DIFFICOLTA’: E escursionistico, facile
TEMPO DI PERCORRENZA: circa 3 ore (giro ad anello completo)
LUNGHEZZA: 12,4 km
DISLIVELLO +: 270 m
PASSEGGINO/FASCIA PORTA BEBE’: meglio la fascia/zaino, passeggino solo da trekking meglio se con sci da neve incorporato nelle ruote
PUNTI DI RISTORO: all’inizio e alla fine del percorso
PUNTO DI PARTENZA: parcheggio posizione Google
Tra i tanti sentieri battuti d’inverno sulla Piana della Marcesina, noi abbiamo deciso di percorrere quello che porta alla famosa Aquila Vaia. Questa scultura naturale è stata realizzata, su commissione del comune di Grigno (TN), dall’artista locale Marco Martello (in arte Martalar). Lo scultore è diventato famoso per aver realizzato diverse opere come questa a forma di animale con resti degli alberi caduti nelle zone più colpite dalla tremenda tempesta Vaia, che nel 2018 che colpì diverse aree montane tra Veneto e Trentino. Questa magnifica scultura alta 6,5 metri e lunga cinque, con un peso di 1600kg, è la più grande aquila in legno d’Europa. Il suo sguardo è rivolto verso i territori più colpiti da Vaia.
Un simbolo di “forza e libertà”, raggiungibile con un trekking ad anello di 12,4 km che parte dal centro fondo di Enego-Marcesina e che si può percorrere in senso orario od antiorario (noi vi consigliamo il primo se volete fare meno fatica). Noi, ovviamente, abbiamo invece optato per il giro in senso antiorario, un po’ più faticoso.
Descrizione dettagliata del trekking ad anello
- Passo della Forcellona
- Primo bivio
Dal punto di partenza abbiamo iniziato a camminare in leggera salita lungo il sentiero n°869 verso il passo della Forcellona, a 1435 m s.l.m., raggiunto il quale noi abbiamo tenuto la destra scendendo verso i boschi fino ad un bivio al quale abbiamo girato verso sinistra (ovest) sempre seguendo le indicazioni ben chiare.
Lungo il sentiero abbiamo oltrepassato alcune vecchie malghe e alcuni tratti di piste da sci, mantenendoci sempre sul sentiero dedicato ai pedoni. Siamo arrivati dopo circa 1h 30′ ad una piccola altura sulla cui sommità è evidente la famosa Aquila di Vaia, che ci ha stupiti con la sua eleganza e fierezza.
Il sentiero del rientro che abbiamo preso torna quasi dritto verso il passo della Forcellona, passando per un vecchio hotel ormai abbandonato sempre in circa 1h 30′ di cammino.
L’intero percorso che abbiamo effettuato dura quindi circa 3 ore, con un dislivello positivo e negativo di 270 m. Esistono anche altri i sentieri che si possono percorrere all’interno della Piana della Marcesina per arrivare all’Aquila di Vaia.
Consiglio: Se volete percorrere lo stesso nostro giro ad anello, in modo più semplice, al Passo della Forcellona andate dritto e non girate a destra.
Punti di ristoro nella Piana
- Rifugio Valmaron, Enego
- Rifugio Valmaron, Enego
Vi riportiamo per informazione, senza però averne assaggiato le specialità, la lista dei diversi punti di ristoro che si possono trovare nella Piana della Marcesina. Dove potrete mangiare e riprendervi dal freddo:
- Rifugio Valmaron
- Malga 2° lotto Valmaron
- Malga Valcoperta di Sotto
- Rifugio Marcesina
Nel percorso ad anello fatto da noi i punti di ristoro li abbiamo trovati aperti solo all’inizio e fine del sentiero, vicino al parcheggio in cui abbiamo lasciato l’auto. Ci siamo fermati a fine giornata al Rifugio Valmaron, un rifugio alpino con stanze della famiglia Meneghini.
Consiglio: se vi fermate per una merenda al Rifugio Valmaron assaggiate il brulè di succo di mela caldo e bevetevi una buona birra alla spina artigianale!
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