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  >  Vivere la natura   >  vivere la montagna   >  Passaporto delle Dolomiti: trekking coi bambini senza lamenti!
passaporto delle dolomiti

Siete amanti dei trekking con i bambini in montagna, ma non sapete come fare a stimolare, abituare e coinvolgere i vostri figli alle camminate in alta quota? Continuate a domandarvi perché i bambini degli altri camminano e il vostro no? Non disperate la soluzione c’è. Un Must Have che dovete sempre portare con voi nello zaino semplice ed economico si chiama “Passaporto delle Dolomiti”. Un piccolo diario di viaggio per grandi e piccoli curiosi in cui annotare per iscritto le più belle avventure nel Parco Nazionale delle Dolomiti. Cos’è, a cosa serve, dove si compra e quanto costa ve lo raccontiamo qui.

 

Se esistesse una bacchetta magica per far affrontare trekking in montagna ai bambini senza sentire lamentele senz’altro sarebbe subito sold out. Per esperienza ne sappiamo qualcosa anche noi.

Cari genitori amanti delle camminate in alta quota non disperate! Una soluzione ai bambini pigri c’è e si chiama “Passaporto delle Dolomiti”. Questo passaporto è adatto a chi vorrebbe trascorrere i propri giorni facendo trekking tra le montagne, ma non lo fa perché i propri figli oppongono resistenza. Per chi vorrebbe fare un tour dei rifugi degustando prodotti tipici da uno all’altro e non vuole dimenticare nessun dettaglio. Per chi vuole trovare un modo efficace ed economico per stimolare i propri figli a camminare insegnando loro il senso della fatica e l’importanza di raggiungere obiettivi prefissati. O ancora per tutti coloro che amano le collezioni ed insieme ai propri figli hanno voglia di tornare bambini ponendo nuove sfide a tutta la famiglia.

Tra i ricordi collezionati più importanti abbiamo raccolto l’autografo di Reinhold Messner (i dettagli del nostro incontro alla fine dell’articolo).

 

 

Che cos’è e a cosa serve il Passaporto delle Dolomiti?

 “Coloro che sanno contemplare le bellezze della natura vi trovano sorgenti di forza che li nutriranno per tutta la vita”.

L’incipit del passaporto delle Dolomiti riporta queste semplici ma incisive parole.

Questo passaporto è un utilissimo diario per custodire per sempre i più bei ricordi su carta. Come un vero passaporto nelle prime pagine ha un apposito spazio per il nome e per la propria fotografia. Se si continua a sfogliarlo si trovano pagine decorate con disegni di piante ed animali montani da riempire con i timbri che trovate in tutti i rifugi, o malghe, ma anche ristoranti, ma non solo. Se quando arrivate non lo vedete sul banco, provate a chiedere! Potete arricchirlo con descrizioni e date per non dimenticare nessun particolare della vostra esperienza. Così i vostri bimbi (e pure voi) partiranno ogni giorno per nuove escursioni con più motivazione e magari con la curiosità di vedere che immagine raffigurerà il prossimo timbro. Di timbri se ne possono collezionare di tutti i tipi: ci sono quelli con immagini storiche, quelli più rari e difficili da conquistare, quelli artisticamente più belli. Ognuno però, personalizzato con data e breve racconto della giornata, resterà vostro e unico. Il divertimento, ovviamente, sta nel collezionarne il più possibile!

 

Un Must Have nello zaino: impariamo ad usarlo

La prima cosa da fare dopo averlo acquistato è compilare la parte iniziale con i dati anagrafici, perché in caso di smarrimento ci sarà la possibilità che qualcuno lo ritrovi e lo riporti gentilmente al legittimo proprietario. Nello spazio per la foto finché non si avrà l’occasione di svilupparne una propria si può benissimo chiedere ai propri bimbi di fare un bel disegno con qualche caratteristica che li rappresenti.

Il passaporto delle Dolomiti è suddiviso in capitoli: uno per ogni area geografica delle Dolomiti. C’è la parte dedicata alle Dolomiti del Nord (Tre cime di Lavaredo, Bries, Brunico, etc.), una a quelle Centrali (Val Gardena, Val Badia, Marmolada, etc.), poi alle Dolomiti Bellunesi (Cortina d’Ampezzo, Cinque Torri, San Martino di Castrozza, etc.) e infine alle Dolomiti dell’Ovest (Val di Fassa, Val di Fiemme, Madonna di Campiglio, etc.). Il timbro di ogni rifugio va posto nella giusta area di appartenenza.

Oltre alla data e alla breve descrizione, si può decorare con piccoli simboli che indicano che tempo c’era (soleggiato, piovoso oppure se avete visto la neve). Si può anche raccogliere qualche piccolo ricordo che trovate per terra lungo il sentiero (come piccole foglie o piume d’uccello).

Mi raccomando però: ricordate di rispettare sempre la montagna e il suo ecosistema senza strappare fiori che possono essere anche in via d’estinzione.

Nella parte finale una pagina è dedicata alle impronte dei diversi animali. Quindi oltre allo stimolo di raggiungere alla meta, tutta la famiglia sarà coinvolta a giocare a fare gli esploratori prestando attenzione a tutti gli indizi e scatenando la fantasia.

 

Dove si trova e quanto Costa questo Passaporto?

Il Passaporto delle Dolomiti si può trovare nei negozi di souvenir in montagna oppure nei rivenditori di tabacchi. Costa circa 5 Euro: una piccola cifra per divertirvi e far felici i vostri piccoli aspiranti alpinisti. Ne esistono di diversi modelli tutti molto simili. Se volete potete acquistare qui il Passaporto dell’escursionista (simile ma non uguale).

 

Il nostro primo Passaporto delle Dolomiti

Nostro figlio che di 8 anni ha ricevuto il suo primo passaporto in regalo a 4 anni. Da allora ad oggi in 4 anni insieme abbiamo collezionato più di …. timbri di ogni genere e ad ogni altitudine. Il più alto? L’abbiamo conquistato quest’estate con grande soddisfazione al Rifugio Capanna Piz Fassa, sulla Cima del Piz Boè a 3152 mt. Il trekking per raggiungere questo RIfugio non è difficile ma

Il più difficile da ottenere? Finora quello del Rifugio Antermoia, con un trekking di due giorni dopo una notte trascorsa in un Rifugio storico della Val di Fassa: il Vajolet. In quei due giorni di timbri ne abbiamo conquistati ben 6!

L’incontro e l’autografo di Reinhold Messner: un’emozione

Memorabile è stato l’incontro nel 2017 con lo scalatore per eccellenza Reinhold Messner che abbiamo incontrato in occasione dell’inaugurazione dell’evento “Dolomites Vives” a Passo Sella. Il ricordo di quell’incontro che ha letteralmente cambiato la vita di Filippo (da allora sogna da grande di diventare un alpinista) occupa la primissima pagina del suo passaporto: con un autografo importantissimo per un amante della montagna. Finora è stato di buon auspicio!

 

Esistono sicuramente molti altri modi intelligenti per far amare ai vostri bambini le camminate in montagna, ma senz’altro questo è uno tra i più economici ed efficaci.

Speriamo di incontrarvi in sentiero e con il passaporto in mano!

 

Se amate i rifugi trovate tutte le nostre diverse esperienze nella sezione del nostro blog dedicata alle Dolomiti.